Viadotto Morandi ad Agrigento, avanza l'ipotesi della demolizione.

Il viadotto Morandi.
Il viadotto Morandi.

È bastata la tragedia di Genova per riaccendere i riflettori sul caso del ponte Morandi di Agrigento. In questi giorni, infatti, l'Anas sta valutando nuovamente l'opzione di demolire il viadotto Akragas I, date le precarie condizioni di stabilità del manufatto. In merito a ciò il sindaco della città dei Templi Lillo Firetto ha convocato un incontro in data 7 Settembre con i vertici di Anas, per valutare se è opportuno ristrutturare un ponte che ha quasi 50 anni, il cui ciclo di vita del calcestruzzo è giunto quasi alla fine, spendendo una cifra di 30 milioni di euro per vedere riaperta entro il 2021 la struttura. La soluzione più attendibile sarebbe quella di demolire il viadotto e optare per una viabilità raso terra. Una soluzione migliore se guardiamo sia la sicurezza, dato che la vita del viadotto anche con la stessa manutenzione non sarebbe prolungata più di tanto, ma anche sul fatto estetico perché ha deturpato il paesaggio di Agrigento. Il ponte venne costruito subito dopo la frana del 19 Luglio del 1966 per collegare Agrigento alla nuova frazione di Villaseta che ha ospitato i sinistrati dello stesso evento franoso. Negli ultimi anni il viadotto è balzato agli onori delle cronache locali per l'escalation di suicidi e di incidenti stradali. Nel 2015 la prima chiusura al traffico per 4 mesi. Nel marzo del 2017 l'associazione ambientalista "Mareamico" evidenziò gli innumerevoli problemi del viadotto. L'Anas dal canto suo disse che erano problemi estetici, ma come la procura della Repubblica di Agrigento aprì un inchiesta la stessa Anas chiuse subito il ponte. Da allora l'arteria è chiusa al traffico. Ad oggi l'ordine degli architetti ha comunicato che prima di decidere di abbattere il ponte si deve progettare una giusta viabilità alternativa. Si attendono aggiornamenti in merito alla questione.