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Palma di Montechiaro celebrata la II Giornata dei Beni culturali ecclesiastici

Una fresca serata di fine estate ha ccolto nella terra del Gattopardo, Palma di Montechiaro, quanti hanno voluto prender parte, e sono stati davvero numerosi, alla II Giornata dei Beni culturali ecclesiastici.

Dopo il successo della prima edizione svoltasi ad agosto a Caltabellotta, l'edizione in notturna di Palma di Montechiaro con le particoloare e suggestive illuminazioni colorate delle Chiese, ha assunto una dimensione quasi onirica.

Padrone di casa don Gaetano Montana, parroco della Chiesa Madre, al cui interno è ubicato la Cappella del SS. Rosario restituita ai fedeli dopo il restauro che l'ha riportata all'antico splendore dopo i danni causati dall'incendio del 26 agosto del scorso anno. Accanto al parroco l'arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro, il sindaco di Palma di Montechiaro l'ing. Pasquale Amato, don Giuseppe Pontillo direttore dell'Ufficio dei Beni culturali ed Ecclesiastici della Curia di Agrigento, la dott.ssa Domenica Brancato che ha diretto i lavori di restauro della cappella ed i due restauratori il dott. Antonio Mignemi ed Antonio Micciché.

Ma la serata, oltre alla festa per la riapertura della Cappella della Chiesa Madre, è stata l'occasione per raccontare, attraverso le sue chiese, la storia della città di Palma di Montechiaro, con i fasti dei Tommasi, con il duca santo e la venerabile, con i tanti piccoli segreti e curiosità che ogni chiesa custodisce. Così lo splendore della chiesa del Monastero Benedettino con la macchine sceniche, le tombe dei Tommasi e i reliquari dei santi venerati dalla Venerabile ha stupito quanti non erano mai entrati in essa sorprendendo per la bellezza dei particolari come il soffitto a cassettoni. Piccoli gioielli che, per una serata, ma ci auguriamo si possa presto replicare, hanno riportato Palma di Montecharo ai tempi della sua grandezza e splendore. Non possiamo non fare un elogio a quanti, grazie all'Archeoclub di Palma, hanno vestito i panni di ciceroni guidando i visitatori ed i cori (“Musici nella Liturgia”, la comunità “Gesù Ama”, il Coro “Pentagramma a colori” ed il coro diocesano) che hanno, con i loro canti, reso ancora più emozionante il percorso di conoscenza dei monumenti di Palma di Montechiaro.